UNA NUOVA “HERA”, PER SAPER AFFRONTARE LE PROSSIME CRISI SANITARIE

venerdì, 24 settembre 2021

UNA NUOVA “HERA”, PER SAPER AFFRONTARE LE PROSSIME CRISI SANITARIE

Si chiama European Health Emergency Preparedness and Response Authority ed è la nuova Autorità Sanitaria creata dall’Unione Europea con il compito di prevenire eventuali future crisi per la salute pubblica e far sì che il sistema sanitario europeo sia meglio preparato ad affrontarle. 

Lo scoppio improvviso dell’emergenza Covid-19 ha evidenziato infatti una straordinaria capacità di resilienza da parte delle strutture e dei sistemi sanitari nazionali, ma ha anche dimostrato i loro limiti rispetto a situazioni di emergenza di particolare gravità e diffusione, come dimostrano le gravi difficoltà e le situazioni drammatiche che si sono verificate negli ospedali di tutta Europa, soprattutto durante la prima ondata della pandemia.

L’obiettivo di HERA è dunque fare tesoro dell’esperienza del Covid-19, anticipando le potenziali minacce e criticità per il sistema sanitario e lavorando sul potenziamento della capacità di risposta. 

Una missione complessa, nella quale l’attività di ricerca avrà un ruolo strategico, e che potrà contare su un finanziamento complessivo di circa 30 miliardi di euro per i prossimi sei anni (dal 2022 al 2027), attingendo a vari programmi di investimento comunitari.

HERA, che sarà una struttura interna alla Commissione Europea, sarà operativa dai primi mesi del 2022, ma già sono state pubblicate le prime tre call - nell’ampio del programma EU4Health - per la forniture di strumenti e risorse a supporto dell’attività della nuova Autorità Sanitaria europea.

La prima call riguarda lo sviluppo di un piano strategico per prevenire e limitare lo sviluppo dell'antibiotico-resistenza (AMR, Antimicrobial resistance); la seconda prevede la messa a punto di un progetto per la creazione di un sistema di stoccaggio di dotazioni sanitarie  in grado di offrire contromisure all’antibiotico-resistenza (AMR); infine la terza call prevede la realizzazione di una piattaforma interattiva in grado di mappare la capacità di produzione e fornitura di terapie, ivi inclusi prodotti in fase di ricerca e sviluppo, per il Covid-19 all’interno dell’Unione Europea. Le prime due call prevedono un finanziamento di 1 milione di euro ciascuna, mentre per la terza call sono stati stanziati 5 milioni di euro. Per tutte il termine per la presentazione delle domande è il 29 ottobre. 

Il CORIS, anche attraverso il proprio ufficio di rappresentanza a Bruxelles, monitorerà le opportunità di collaborazione con la nuova Autorità Sanitaria europea che si apriranno di volta in volta per i ricercatori,  supportando i Consorziati a partecipare alle call di loro potenziale interesse.

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